In Toscana e in Sicilia
bozzetti ho notato con piacere una naturalezza, una freschezza, che contrastano in modo singolare con le opere oggi più in voga, troppo spesso o raffinate
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, perchè, non faccio per vantarla, ma la mi' citta le ha proprio d'oro le mani. La canape e il lino che han servito per il su' corredo gli ha seminati
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, che egli sentiva farsi sempre più grave e cocente. La sera, un po' prima di annottare, passando davanti ad un podere e veduta una contadina nell'aia
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consolarla e suo marito, il capoccia Tonio, addoloratissimo lui pure, la guardava triste e imbarazzato senza sapere a che santo votarsi. Poi, tutt'ad un
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L'Assuntina, figlia di altri contadini del vicinato, restava a bocca aperta a sentire i racconti della Virginia ed invidiava l'amica, che andava dai
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Virginia e Cencio del Sartini. Il Bizza si sbracciava dicendo che la camicia se l'era guadagnata da vero e la voleva fina e coi ricami sul davanti. Prima
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L'impressione, che la gentile e bella città produsse sulla Virginia, fu straordinaria, indescrivibile. Le prime volte che uscì di casa, rimaneva così
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; ora nello studio dove Ettore, con un pretesto o con un altro, attirava la Virginia trattenendovela più che poteva. L'Assuntina lasciava correre: quei
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; non ci mancavano che tre mesi soli ed aveva tante cose da preparare. La Virginia riabbracciò la mamma, salutò gli altri di famiglia, come se li
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Le avevano detto e ripetuto tante volte, da che era nata, che aveva portato disgrazia, che avrebbe fatto meglio a morire appena venuta al mondo
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piede sulla vanga, cercando di asciugarsi con una manica della camicia il sudore che gli gocciolava dalla fronte. - È morta? balbettò. - Povera ragazza
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balla di lana. - O come! non siete morta o siete risuscitata? Madonna Santissima! e io che lo detti per certo al vostro Bista; che anzi, poveraccio
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Roberto Catalani non poteva darsene pace! Era lei, proprio lei che ricusava recisamente di sposarlo! Chi gliel'aveva cambiata in così poco tempo? Che
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La Pudda stava per maritarsi: sicuro e non con massaru Turi, dopo sette anni che se ne parlava. E sapete perchè il matrimonio era andato all'aria
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- Passa l'Annaccia! passa l'Annaccia! Era il grido pauroso che si sentiva di quando in quando a traverso la campagna, ripetuto da una casa all'altra
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La chiamavano la Gegia pizzicata, perchè aveva il viso butterato dal vaiolo; questo però non impediva che avesse il damo. Dovevano sposarsi a Pasqua
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E Bista, un bel pezzo di diavolo, gongolava con gli occhi lustri ridendo sotto i baffi. Nonostante i segni del vaiolo, che la avevano un po
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di cortesia, mostrandomi le fila dei suoi denti sani e bianchissimi. La prima volta che la vidi, con un bambino in collo, bella, bruna, con quegli
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Il giorno dopo, aprendo la finestra della camera a pianterreno, m'accorsi di un insolito viavai, di un parlar concitato di molte donne, che parevano
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